Un corpo rigido libero di muoversi nello spazio possiede sei gradi di libertà, e cioè tre gradi di libertà che corrispondono alle tre traslazioni rispetto agli assi x, y, z e tre gradi di libertà che corrispondono alle tre rotazioni rispetto agli assi x, y, z.

Il corpo rigido libero di muoversi in un piano, invece, possiede solo tre gradi di libertà che corrispondono alle due traslazioni rispetto agli assi x e y e una rotazione nel piano xy.

La limitazione del numero dei gradi di libertà del corpo è resa possibile, assoggettando il corpo stesso a particolari legami che prendono il nome di vincoli. Si dirà, per i corpi che non hanno completa libertà o nessuna libertà di movimento, che si tratta di corpi vincolati, mentre i legami che impediscono o riducono le loro possibilità di movimento, e che sono formati da particolari strutture materiali alle quali i corpi sono stabilmente collegati mediante uno o più dei loro punti materiali, sono detti vincoli.

I vincoli vengono classificati in base ai movimenti che essi impediscono, quindi per un piano xy possiamo distinguere tre tipi di vincoli:

La funzione dei vincoli di impedire un determinato tipo di movimento per un corpo soggetto all’azione di un sistema di forze è del tutto simile a quella di una forza equilibrante del sistema di forze agente, in quanto i vincoli rendono impossibile (e cioè annullano) gli effetti causati da tale sistema. Pertanto si può pensare di sostituire al vincolo una forza fittizia che assicuri gli stessi effetti statici assicurati dal vincolo tale forza viene chiamata reazione vincolare. Ogni vincolo ha una reazione vincolare per ogni movimento che impedisce quindi: il carrello ha una sola reazione vincolare; la cerniera ha due reazioni vincolari; e l’incastro ha tre reazioni vincolari.
 

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